Negli ultimi decenni, l’importanza della didattica STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) nella scuola primaria e secondaria è diventata sempre più evidente. L’integrazione delle materie STEM nel curriculum scolastico, infatti, fornisce a studenti e studentesse una solida corazza per affrontare le sfide di un mondo sempre più complesso e tecnologico. Per agevolare questo processo di inserimento e stimolare un apprendimento pratico e interattivo, la didattica ha sperimentato nuove e affascinanti metodologie, accogliendo a supporto strumenti innovativi, tra cui anche i droni.

Importanza e sfide della didattica STEM

L’insegnamento delle materie STEM nella scuola primaria e secondaria è cruciale per diversi motivi. Innanzitutto, offre al/la discente l’opportunità di sviluppare competenze rilevanti per la sua crescita cognitiva (come il pensiero critico, la risoluzione di problemi, la creatività e l’analisi logica) e trasferibili in molteplici ambiti della vita quotidiana. Inoltre, gli/le fornisce una chiave per il futuro, in quanto trasmette nozioni che agevolano la decodificazione di nuove scoperte scientifiche e tecnologiche. Tuttavia, coinvolgere gli alunni e le alunne e suscitare il loro interesse per le scienze e le tecnologie non è sempre facile. Una delle principali sfide per gli insegnanti di materie STEM è quella di rendere queste materie interessanti ed accessibili a tutti e tutte, indipendentemente dal loro background e inclinazioni.

Nuove tecnologie a supporto della didattica STEM: i droni

La didattica STEM nella scuola primaria e secondaria si avvale spesso delle nuove tecnologie per raccontare attraverso un linguaggio scientifico una realtà regolata sempre più da algoritmi ed equazioni. I droni sono tra gli strumenti più efficaci e stimolanti, in quanto offrono alla classe la possibilità di spingersi lungo un percorso conoscitivo pratico ed avvincente, oltre che da una prospettiva del tutto rivoluzionaria: quella aerea. Attraverso il controllo dei droni e la programmazione, ciascuno/a studente/ssa può applicare le nozioni apprese in classe in contesti reali, affinando competenze cruciali per il suo sviluppo, come la capacità di trovare una soluzione ai problemi, lavorare in squadra e il senso pratico. Allo stesso tempo, l’insegnante riuscirà a catturare l’attenzione della classe con maggiore facilità, orientandola nelle sfide tecnologiche del futuro.

Perché e come integrare i droni nei programmi formativi

Per le loro infinite potenzialità, i droni possono essere utilizzati in diverse discipline. Si forniscono di seguito alcuni spunti:

  1. Scienze e Biologia: I droni consentono al/la discente di esplorare aree difficilmente accessibili, come zone remote o luoghi in cui l’accesso umano può essere pericoloso o dannoso all’ambiente. Possono essere utilizzati per monitorare la biodiversità, mappare il territorio e studiare la vegetazione, offrendo agli studenti un’esperienza ravvicinata e avvincente nel campo delle scienze e della biologia.
  2. Matematica: I droni possono essere utilizzati per insegnare concetti matematici, come geometria e algebra, in modo concreto e visuale. In classe si può programmare il volo dei droni, calcolare le distanze, studiare i modelli di movimento tramite le equazioni, ad esempio, rendendo l’apprendimento matematico più stimolante e tangibile.
  3. Geografia: I droni sono strumenti perfetti per acquisire dati geospaziali e creare mappe tridimensionali. Si possono utilizzare i droni per esplorare luoghi storici, rilevare cambiamenti ambientali e comprendere le caratteristiche geografiche del loro territorio.
  4. Informatica e Ingegneria: I droni offrono un’eccellente opportunità per introdurre gli studenti e le studentesse alla programmazione e all’ingegneria: si possono apprendere i concetti di codifica, automazione e controllo, sviluppando competenze essenziali per il futuro digitale.
  5. Storia dell’arte: i droni consentono di esplorare opere d’arte e luoghi storici da angolazioni inedite, anche inaccessibili, creando un legame più profondo con il contesto e la narrativa artistica. Inoltre, l’utilizzo dei droni consente una visione dettagliata e ravvicinata del sito o opera artistica senza danneggiarlo.

L’impegno di EuroUSC Italia per contrastare la povertà educativa con la didattica STEM

Da anni EuroUSC Italia è impegnata nell’acquisizione di competenze STEM in ambito droni. Dal 2020 fa parte di Lavori in corso, il progetto guidato da Legambiente e finalizzato a mitigare il fenomeno della povertà educativa, sociale, culturale e ambientale in contesti territoriali complessi, attraverso l’attivazione di corsi, laboratori, sportelli sociali e di ascolto e attività destinate principalmente a ragazzi e ragazze tra i 9 e i 14 anni. Nell’ambito di questo progetto, EuroUSC Italia ha contribuito significativamente alla creazione di un ambiente favorevole alla crescita dei minori attraverso corsi per gli insegnanti pratici e teorici per pilotare i droni ed integrarli nella didattica, ma anche workshop e attività pratiche rivolte direttamente ai minori, per sperimentare le potenzialità delle nuove tecnologie in ambito civico.

EuroUSC Italia è in grado di sviluppare progetti educativi con scuole e istituti per stimolare l’attivazione di percorsi didattici interattivi ed efficaci e/o ottenere le autorizzazioni necessarie per implementarli.

 

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