Se inizialmente erano stati concepiti per scopi ricreativi e militari, oggi i droni sono diventati strumenti essenziali in vari settori. Soprattutto nell’agricoltura, hanno segnato l’inizio di una rivoluzione grazie alla loro capacità di coprire vaste aree di terreno, raccogliere dati e svolgere compiti in modo efficiente e sostenibile. Tuttavia, il loro successo dipende soprattutto da un loro uso responsabile, conforme alle normative e a considerazioni etiche.
Una rivoluzione agricola grazie ai droni
I tradizionali metodi di coltivazione si basano su un’attività intensiva spesso caratterizzata da mancata precisione e spreco di risorse. L’arrivo di sistemi aeromobili senza equipaggio dotati di sensori, telecamere e GPS ha rappresentato una soluzione utile a colmare queste lacune e generare maggiori vantaggi. Negli ultimi anni, produttori di droni come DJI hanno introdotto vari e avanzati modelli di droni segnando un significativo progresso nella tecnologia agricola.
Catturando immagini ad alta risoluzione e utilizzando la tecnologia infrarossa, i droni forniscono dati in tempo reale sullo stato idrico, la carenza di nutrienti e le infestazioni da parassiti, consentendo agli agricoltori di prendere decisioni precise sull’irrigazione, la fertilizzazione e il controllo dei parassiti e riducendo i costi di produzione e lo spreco di risorse, secondo un approccio agricolo più sostenibile ed ecologico. Inoltre, i droni possono generare mappe dettagliate delle fattorie e favorire un utilizzo efficiente del terreno. Infine, possono localizzare e monitorare gli animali, valutarne lo stato di salute e garantirne la sicurezza in ampie aree di pascolo.
Rischi e pericoli nell’uso dei droni in agricoltura
Sebbene i benefici dei droni in agricoltura siano innegabili, l’uso responsabile è fondamentale per garantire il loro impatto positivo e prevenire potenziali problemi. Infatti, i droni utilizzati in agricoltura spesso hanno dimensioni e peso potenzialmente pericolosi se non controllati correttamente: ad esempio, un malfunzionamento o un errore durante la consegna potrebbe causare il crollo di un drone pesante e rappresentare un pericolo per le persone, gli animali e le proprietà a terra. Gli stessi fertilizzanti rappresentano dei pericoli in quanto in caso di schianto o abbandono del carico, il drone provocherebbe la contaminazione del suolo e dell’acqua, con danni all’ambiente, alle colture e al bestiame. Inoltre, lo spazio aereo nelle aree agricole è spesso condiviso con altri aeromobili, tra cui aerei pilotati e elicotteri. Le operazioni dei droni richiedono un rigoroso rispetto delle normative e dei protocolli relativi allo spazio aereo per prevenire collisioni e garantire la sicurezza generale dell’aviazione. Come garantire operazioni sicure?
Dare priorità a un uso sicuro e responsabile dei droni in agricoltura
Gli operatori dovrebbero ricevere una formazione adeguata a pilotare i droni in modo sicuro ed efficace, imparando i controlli di volo e le procedure di emergenza. Soprattutto, devono comprendere e rispettare le normative che regolamentano l’uso dei droni, ottenendo le autorizzazioni necessarie in base all’operazione specifica da svolgere. Gli agricoltori dovrebbero rispettare la privacy delle comunità vicine e assicurarsi che la loro operazione tenga conto degli ecosistemi e della fauna locali. I produttori di droni devono anche assumersi delle responsabilità: devono dotare i droni di sistemi di navigazione avanzati, capacità di carico e algoritmi software che consentano al drone di eseguire una distribuzione precisa e controllata dei fertilizzanti, nel rispetto delle normative tecnologiche e industriali di riferimento e dei requisiti legali. La manutenzione regolare dei droni è anche cruciale per ridurre al minimo il rischio di guasti meccanici durante le attività agricole.
Operazioni con droni sicure in agricoltura grazie al supporto di EuroUSC Italia
Il team di EuroUSC Italia vanta una lunga e eccellente esperienza nel settore dei droni. Ha assistito HPR s.r.l. nell’ottenere la prima autorizzazione in Italia per operare con il drone DJI Agras T30. Questo è stato un risultato innovativo poiché l’autorizzazione è generica, e concede libertà operativa non limitata a zone specifiche ma comprendenti tutti i territori italiani che soddisfano i requisiti specificati per l’autorizzazione.
“Questa autorizzazione è senza precedenti in Italia e ci apre un mondo di opportunità per sfruttare appieno il potenziale della tecnologia dei droni. Certamente non sarebbe stato possibile ottenerla senza gli sforzi e l’esperienza di EuroUSC Italia”, ha dichiarato Stefano Allolio di HPR. “L’autorizzazione ottenuta dimostra la capacità di EuroUSC Italia di navigare nell’ attuale panorama normativo”.
EuroUSC Italia è attiva anche in progetti di ricerca e innovazione su questo argomento: ad esempio, collabora a Certiflight per fornire dati affidabili e in tempo reale sugli UAS e gli ultraleggeri che operano nello U-space, comprese le applicazioni agricole.
Se sei interessato a lavorare con i droni, EuroUSC Italia può guidarti nell’analisi delle opportunità di business legate all’introduzione dei droni nella tua azienda agricola. In caso contrario, se già operi con i droni o sei un costruttore, EuroUSC Italia è il partner ideale per valutare operazioni sicure e conformarsi ai requisiti normativi. Contattaci per ulteriori dettagli!